Le pozze di Roma si sono fatte occhi, uno sguardo dal basso verso la città. Così un diluvio, un pomeriggio di pioggia, lascia a terra dei residui di riflesso...
Come un Narciso ci si affaccia sull'acqua, e si scopre oltre la propria faccia il paesaggio catturato, tagliato, deformato dalle increspature. I sampietrini vengono divorati dalla bellezza, i turisti apprezzano la follia di vedere l'obiettivo puntare terra. Il bianco e nero ritrae un paesaggio ancor più straniato dalla realtà, placido, pulito, severo. I passi tutt'intorno: lenti, veloci, scarpa sformata, scarpa sportiva, passo veloce...
Io immobile: a catturarmi è il gioco, questo gioco di una prospettiva stravolta che impegna il tempo e poi fugge via.
Come un Narciso ci si affaccia sull'acqua, e si scopre oltre la propria faccia il paesaggio catturato, tagliato, deformato dalle increspature. I sampietrini vengono divorati dalla bellezza, i turisti apprezzano la follia di vedere l'obiettivo puntare terra. Il bianco e nero ritrae un paesaggio ancor più straniato dalla realtà, placido, pulito, severo. I passi tutt'intorno: lenti, veloci, scarpa sformata, scarpa sportiva, passo veloce...
Io immobile: a catturarmi è il gioco, questo gioco di una prospettiva stravolta che impegna il tempo e poi fugge via.